Intervista ad Adrian Theiler

Signor Theiler, da agosto 2021 è entrato a far parte della famiglia V-ZUG in qualità di Direttore Operations. Cosa l’ha colpita in particolare nelle prime settimane come membro della famiglia?

Da un lato il grande impegno dei collaboratori nello svolgimento del proprio lavoro quotidiano e l’identificazione con il marchio che si percepisce in tutta l’azienda. Ma dall’altro lato mi ha colpito anche l’atteggiamento aperto e cordiale con il quale sono stato accolto, dimostrandomi che in azienda vi è spirito di collaborazione, si affrontano le sfide insieme e mi sento veramente benvenuto. 

E in che modo intende lasciare un’impressione positiva?

Mi preme in particolare proseguire con la serie di successi che l’azienda ha avuto nel 2021. La fase di crescita, che attualmente V-ZUG SA sta attraversando, deve essere riprodotta nei processi, in particolare nei processi produttivi, e resa ancora più fluida. Puntiamo su procedure lineari a livello complessivo di V-ZUG SA, soprattutto nelle varie sedi. In quest’ambito possiamo introdurre ulteriori ottimizzazioni, apprendere gli uni dagli altri, uniformare i processi e avvicinarci anche di più. E tutto questo non solo a livello di procedure. V-ZUG Kühltechnik AG è ad esempio una parte consistente e rilevante di V-ZUG, tuttavia spesso viene ancora percepita come indipendente. In questo senso possiamo avvicinarci ulteriormente per presentarci come un’azienda forte con le stesse visioni e processi uniformi.

Cosa occorre per avvicinarsi ulteriormente? Diventare un'unità?


La formula magica è lavoro di squadra. Potremo evolverci solo se ciascun collaboratore sarà disposto a pensare oltre alla propria sfera di competenza e lo spirito di collaborazione permeerà tutta la squadra. Come nuovo membro della Direzione desidero fornire un esempio, dimostrando che non occorrono confini e pareti per avere successo all’interno della propria sfera di competenza e oltre. La mia porta è aperta, come il mio appello a tutti i team: solo insieme riusciremo a raggiungere la vetta. Pertanto mi impegno a stare accanto ai collaboratori. Ma anche il personale può e deve esigere questa vicinanza. 

Lei punta sul lavoro di squadra e sulla fiducia reciproca. Quanto sono importanti per lei questi aspetti nella sfera privata?


Sono molto importanti. L’analogia con la vetta della montagna deriva da uno dei miei hobby preferiti. Nell’alpinismo si deve poter contare su ciascun membro del team. Ogni singolo deve contribuire con determinate capacità e conoscenze. Si può raggiungere la vetta unicamente avendo fiducia reciproca e focalizzandosi sulla sicurezza di ciascun singolo in ogni situazione. Chi realizza che, come parte di una grande entità, deve impiegare i propri punti di forza in modo mirato e all’occorrenza trattenersi, contribuisce a creare qualcosa di grandioso. Questo aspetto lo vivo quando suono il trombone nell'’orchestra di cui faccio parte. Ma allo stesso modo mi piace anche contare su di me e confidare nelle mie capacità personali, ad esempio quando scio, quando sono richieste la mia abilità personale, le mie capacità e la mia concentrazione. 

Lei si vede come un giocatore di una squadra e la fiducia riveste un ruolo centrale per lei. Come la descriverebbero gli ex colleghi, i suoi amici o la sua famiglia con poche parole?

Impegnato, animato da passione, aperto e disponibile. Alcuni potrebbero evidenziare anche che per me è importante non prendere tutto troppo sul serio. Il mio carattere lascia spazio all’umorismo, al divertimento, all’ironia e talvolta anche a una battuta provocatoria. 

Per scambiare due parole direttamente con i collaboratori della produzione e dare un’occhiata all’attività produttiva quotidiana deve percorrere solo qualche passo dal suo nuovo ufficio. La produzione nel cuore della Svizzera, nella sede centrale di Zugo: quali opportunità e sfide comporta tutto ciò?


Sviluppo, gestione prodotti, design, marketing e produzione: tante forze raggruppate in un’unica sede. Tutto questo offre enormi possibilità per reagire ai cambiamenti in modo rapido e flessibile. Quando occorre prendere decisioni rapide e durevoli non dobbiamo lottare con fusi orari, differenze culturali o barriere linguistiche. Questo è un punto di forza e l’ingrediente segreto di V-ZUG. Siamo inoltre un’azienda con la fabbrica in pieno centro città e questo richiede una ricetta speciale. I costi della nostra sede ci impongono di essere estremamente efficienti, mantenendo sempre elevato il livello di qualità del nostro lavoro. E questo non vale solo per Zugo. Abbiamo la sede centrale nel cuore della Svizzera, ma produciamo anche a Zugo, Sulgen e in Cina.

Tradizione, sostenibilità e innovazione. Come combina queste parole chiave con l’eccellenza della qualità svizzera?

La tradizione è l’ingrediente segreto di V-ZUG. Abbiamo numerosi collaboratori di lunga data che dispongono di un know-how incredibile e portano con sé anche la tradizione dell’azienda e del marchio. Questo dimostra che investire a lungo termine nei nostri collaboratori è vantaggioso a tutti i livelli. Operare in modo sostenibile ci aiuta a continuare a scrivere la storia ricca di tradizione di V-ZUG. Per poter garantire tutto ciò nel lungo termine occorrono innovazioni a tutti i livelli: concetti innovativi di postazioni di lavoro sono rilevanti quanto gli impianti produttivi innovativi o lo sviluppo di soluzioni innovative per i nostri clienti. Gli investimenti nelle sedi di Zugo e Sulgen sottolineano questi sforzi.

Profilo di Adrian Theiler

Adrian Theiler ha studiato Scienze della gestione aziendale e della produzione al Politecnico federale ETH di Zurigo, inoltre ha concluso il programma di Executive MBA all’Università di Zurigo. Prima della sua attività in V-ZUG, il signor Theiler è stato Vice President Supply Chain Management EMEA presso Landis+Gyr. In precedenza in questa azienda ha ricoperto varie funzioni dal 2003 nei settori Supply Chain e Logistica e nella direzione delle Business Lines come responsabile di produzione e logistica.