Il fenomeno Cedric Grolet

Famoso per i suoi dessert a forma di fiori et di frutta in stile trompe-l’œil, Cedric Grolet è una figura da non sottovalutare nel mondo della pâtisserie. Nel 2012, questo instancabile professionista ha ottenuto la posizione di chef pâtissier (capo pasticcere) presso il celebre Hôtel Meurice di Parigi. Ribattezzato subito il "miglior capo pasticcere del mondo", nel 2018 ha aperto la sua prima pasticceria nello stesso hotel, seguita da una seconda a poche vie di distanza, in Avenue de l’Opéra.

Da dove arriva la sua passione per la pasticceria?

Creare pâtisserie è un'eredità di famiglia. Ho iniziato a preparare dolci con mio nonno materno che era uno chef in un hotel-ristorante. Ma il desiderio di trasformare i miei dolci in capolavori deriva dall'altro mio nonno, che era pittore, artista, scultore e cantante.

Qual è la sua ricetta per il successo?

Credo che la cosa più importante per ogni essere umano sulla faccia della terra sia semplicemente amare ciò che si realizza. È questo che mi spinge a fare sempre meglio del giorno prima.

Come si fa a innovarsi come chef pâtissier?

A mio parere, l'innovazione sta nel creare sempre nuove ricette, concetti e creazioni innovative. Inoltre, il mio obiettivo è di posizionarmi come chef de cuisine (capo cuoco) nel mondo della pâtisserie. Ho cercato di creare dei piccoli universi attorno alle mie creazioni, per offrire alla clientela un'esperienza unica e speciale, paragonabile a quella offerta da un ristorante gourmet.

Dove ha origine l'approccio unico alle sue creazioni?

Mi sono accorto che tutte le torte, che fossero tonde, triangolari, con la glassa o con una rifinitura diversa, finivano per assomigliarsi e il loro posizionamento sembrava seguire una regola generale. Mi ha motivato il desiderio di innovare e far spiccare la mia creatività. È questo che ha acceso in me l'idea di fiori e di frutti trompe-l'œil.

Con una community che vede 15 milioni di iscritti su Instagram e TikTok, Cedric Grolet incanta un pubblico internazionale. La sua influenza è arrivata fino a Londra e, più di recente, a Singapore. Guidato tanto dalla passione quanto dall'ambizione, non sembra avere alcuna intenzione di rallentare la sua marcia verso nuovi orizzonti.

I dessert alla vaniglia che ha presentato hanno avuto un successo strepitoso. Com'è riuscito a reinventare questo gusto?

La vaniglia è un ingrediente classico che purtroppo ha risentito dell'utilizzo di aromi e coloranti artificiali. Inoltre, è un peccato che ci limitiamo a mangiarne i semi, quando la vaniglia offre un'intera gamma di qualità da scoprire: si possono usare i baccelli vuoti, esplorare vari livelli di maturazione, provare baccelli di origini e dimensioni differenti, variare i metodi di infusione e testare gradi di intensità diversi. Io amo giocare con questi elementi come farebbe un cioccolataio con il cioccolato, per ottenere un sapore dolce e delicato, oppure più caratteristico e corposo, come se ci avessi aggiunto del caffè.

Qual è la sua filosofia riguardo agli ingredienti delle ricette che realizza?

Di per sé, non c'è nulla di speciale nel preparare un nuovo éclair al cioccolato. Quello che lo rende speciale è la selezione responsabile degli ingredienti giusti: l'uso del cioccolato, della farina, delle uova e del burro migliori. Poi, per sorprendere il mio pubblico o farlo riflettere, mi piace divertirmi aggiungendo un pizzico di sale in più, o tralasciando il biscotto, per esempio...

Come gestisce la produzione e la vendita delle sue creazioni?

Dopo aver visto le pâtisseries di Parigi aperte fino a tardi, ho scelto di adottare un approccio completamente diverso. Invento le mie creazioni nello stesso posto in cui le vendo, centralizzo tutte le fasi della produzione in unico luogo e definisco le quantità sulla base della capacità di produzione di ciascun punto vendita. In questo modo riduco al minimo lo spreco e offro prodotti sempre freschi e della miglior qualità. Penso che sia indispensabile che paste e dolci vengono prodotti e consumati nello stesso luogo, per avere un impatto reale e nello tempo stesso ridurre gli sprechi.

"Mi piacciono le cose pure, eleganti, complete." Cedric Grolet

Cosa le piace di più di avere in casa gli elettrodomestici V-ZUG?

Oltre alla precisione e alle prestazioni eccezionali, penso che questo brand rifletta perfettamente il mio stile di vita. Gli elettrodomestici V-ZUG sono il simbolo dell'eleganza nella vita di tutti i giorni. Sono molto orgoglioso di averli a casa mia. Ogni volta che i miei amici mi vengono a trovare rimangono a bocca aperta. La mia cucina è diventata un vero gioiello.

Come descriverebbe la sua relazione con V-ZUG?

Io e V-ZUG lavoriamo assieme da un po' di tempo ormai. Abbiamo sviluppato una relazione profondamente umana e basata sul rispetto, che per me è cruciale tanto quanto l'eccellenza del prodotto. È una connessione che va oltre la semplice collaborazione; è una relazione a lungo termine. Ai miei occhi, V-ZUG incarna perfettamente il valori del brand Cedric Grolet.